La vendita di un immobile ereditato

La vendita di un immobile ereditato necessita di grande attenzione nella corretta predisposizione di tutti i documenti necessari ed un’attenta disciplina nell’adempiere agli obblighi fiscali ed al pagamento delle tasse.

Le tasse per la vendita di una casa ereditata

Non esistono tasse per la vendita di una casa ereditata intese come tassazione diretta sull’utile ricavato, poiché l’Agenzia delle Entrate non ritiene tale tipologia di vendita speculativa. Tassata è, invece, l’acquisizione del bene durante la procedura di successione. In questo articolo ti parlo di tutte le tasse da pagare, come calcolarle e come gestirle al meglio, nello specifico

  • La dichiarazione di successione
  • Tassa di successione e qualche consiglio
  • Imposta ipotecaria
  • Imposta catastale
  • Imposta di bollo
  • Tributi speciali e tasse minori
  • Esempi di calcolo delle tasse

Non è quindi mai dovuta la tassa sulla plusvalenza immobiliare per la vendita di casa ereditata, ne prima ne dopo i 5 anni dalla successione. Ciò vale anche in merito all’eventuale plusvalenza generata da lavori di riqualificazione energetica derivati da applicazione del bonus 110%. Due buone notizie per iniziare bene.

Tassa di successione per vendita immobile ereditato

La tassa di successione ha carattere proporzionale con se le seguenti aliquote in base ai diversi tipi di eredi:

  • 4% sul valore catastale dell’immobile con franchigia pari a 1.000.000 di euro per coniuge e figli;
  • 6% sul valore catastale dell’immobile con franchigia pari a 100.000 euro per fratelli e sorelle;
  • 6% sul valore catastale senza applicazione della franchigia per nipoti, zii, cugini di primo grado, suoceri e cognati;
  • 8% senza applicazione della franchigia per tutti gli altri soggetti, tra cui anche il convivente.

Capisci, quindi, che si tratta della più importante tra le tasse per la vendita di un immobile ereditato.

Nel caso la successione abbia al suo interno beni immobili non è possibile evitarla, se non rinunciando all’eredità, al massimo è possibile un tentativo di riduzione.

Per ridurre la tassa di successione bisogna giocare di anticipo finché il De Cujus è in vita. La soluzione è fare una donazione con diritto di usufrutto al fine di abbassare l’imponibile su cui viene calcolata la tassa, pari in questo caso al valore della nuda proprietà. E’, però, una soluzione non priva di controindicazioni poiché la donazione creerà poi non poche difficoltà in un’eventuale futura vendita. Non è impossibile vendere una casa donata, ma valuta molto bene se vale la pena percorrere questa strada.

Esistono altri casi di riduzioni d’imposta sulle successioni ma non riguardano case ed appartamenti a meno che non siano ricaduti  in precedente successione entro 5 anni. Per questi è prevista una riduzione dal 50 al 10 per cento e solo se se i beneficiari sono gli eredi o il legatari sugli stessi beni oggetto della successione precedente.

Imposte ipotecaria e catastale

Il fatto che tu erediti una casa viene inteso dallo stato quale sorta di “acquisto” sul quale applica le relative imposte ipotecaria e catastale. A quanto ammontano?

  • L’imposta ipotecaria 2% del valore catastale dell’immobile
  • Imposta catastale pari all’1% del valore catastale della casa

Vanno entrambe pagate prima di presentare la dichiarazione di successione attraverso il modello F23 utilizzando i codici tributo 649T per l’imposta ipotecaria e 373T per la catastale.

La prima riguarda i diritti che l’amministrazione si riserva per ogni trascrizione nei registri immobiliari, la seconda per ogni passaggio di proprietà ed entrambe hanno sempre un importo minimo di 200 euro cadauna.

Qualora presenti la dichiarazione di successione entro i termini di Legge potrai, grazie alla Legge n° 342 del 2000, presentare una dichiarazione di successione usando l’agevolazione prima casa. Essa ridurrà le imposte ipotecaria e catastale a 200€ forfettarie cadauna perdendo il carattere proporzionale. L’agevolazione può essere richiesta solo se immobile e contribuente hanno i requisiti di norma:

  • Non deve possedere un altro immobile nello stesso Comune che possa essere adibito ad abitazione, neppure se in comproprietà con il coniuge
  • Non deve essere titolare neanche di diritti di uso, usufrutto o abitazione su altro immobile nel medesimo Comune
  • Non deve aver sfruttato l’agevolazione prima casa, su altro immobile in Italia
  • Non deve appartenere alle categorie catastali di lusso
  • Deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente/erede ha stabilito o stabilirà la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto o nel quale svolge la propria attività lavorativa (casi speciali valgono per particolari categorie di soggetti, quali i militari, che non sono obbligati a trasferire la residenza).

In merito, una nota importante riguarda il caso di una casa ereditata da più coeredi. La Corte di cassazione (Sentenza n. 20132 del 24/09/20) , ha sancito che le agevolazioni “prima casa” sulle successioni consentono di applicare l’imposta ipotecaria e quella catastale in misura fissa anche se uno solo dei beneficiari è in possesso delle condizioni agevolative. Tale richiesta però deve essere esplicita in sede di dichiarazione di successione.

Qualora tu abbia ereditato la casa utilizzando l’agevolazione prima casa e la rivenda prima dei 5 anni dalla trascrizione dell’accettazione tacita, dovrai pagare la differenza risparmiata qualora non ricompri un altro immobile agevolato entro un anno. Nulla di diverso, quindi, dalla normale disciplina in materia di vendita della prima casa. Tale agevolazione può essere applicata anche alle pertinenze di immobili idonei all’agevolazione, come ad esempio un’autorimessa nello stesso fabbricato.

Le altre tasse per la vendita di casa ereditata

Esistono altre quattro tasse per la vendita di immobile ereditato. Le prime due, quella ipotecaria e quella inerente la voltura catastale, devi pagarle per ciascuna conservatoria in cui è presente un immobile oggetto della successione.

  • Tassa ipotecaria, pari a 35 euro
  • Imposta di voltura catastale 55 euro
  • Imposta di Bollo 85 euro
  • Tributi speciali

L’imposta di bollo è una tassa una-tantum che attualmente risulta pari a 85 euro.

Infine i tributi speciali come descritti dal D.L. 31 luglio 1954, n. 533, non sono quantificabili a priori in quanto variabili secondo tariffario e per come citati nel Decreto Legge stesso. Ad ogni modo non ammontano a somme incisive.

Esempio di calcolo tasse vendita casa ereditata

Mettiamo caso che un fratello erediti un appartamento che ha una rendita catastale di 1000 euro. Da questo valore (lo trovi nella visura) ricaviamo il valore catastale moltiplicando per un coefficiente pari a 126. La rendita andrebbe rivalutata del 5% prima di applicare il coefficiente, ma usandolo a 126 questa rivalutazione è già inclusa.

Quindi: 1000 euro RCL x 126 coeff. = 126.000 euro che è il valore catastale dell’immobile ed allo stesso tempo la base imponibile per il versamento della tassa di successione. Essendo un fratello ed essendo il valore superiore alla franchigia l’ammontare dell’imposta sarà 126.000 euro x 6% = 7560 euro

A questi dovremo aggiungere un altro 3% complessivo tra imposta ipotecaria e catastale, ovvero 134.000 euro x 3% = 3780 euro

A questi devi aggiungere

  • Imposta di bollo euro 64
  • Tributo speciale catastale euro 55
  • Imposta di bollo 85 euro (se non superi le 100 pagine)
  • Tasse ipotecaria fissa 35 per ogni trascrizione
  • Imposta di voltura catastale 55 euro

Per un totale di tasse per la vendita di casa ereditata pari a 11.579 euro che però ti permettono di vendere la casa in qualunque momento senza ulteriori costi fiscali di nessun tipo. Vediamo adesso la differenza nel caso tu scelga e possa usare l’agevolazione prima casa.

Esempio di calcolo tasse con agevolazione prima casa

Se decidi di utilizzare l’agevolazione in sede di dichiarazione di successione, avendo tu e l’immobile i requisiti necessari, potrai utilizzare un altro coefficiente per determinare il valore catastale, che è 116,5

Quindi: 1000 euro X 116,5 coefficiente = 116.500 euro X 6% =6990 euro a cui andiamo ad aggiungere

  • Imposta ipotecaria e catastale in misura fissa cadauna 200 euro
  • Imposta di bollo euro 64
  • Tributo speciale catastale euro 55
  • Imposta di bollo 85 euro (se non superi le 100 pagine)
  • Tasse ipotecaria fissa 35 per ogni trascrizione
  • Imposta di voltura catastale 55 euro

Bella differenza, in questa caso le tue tasse vendita casa ereditata sono ridotte a 7560 euro. Come detto prima, però, se la rivendi prima dei 5 anni dovrai riacquistare un altra casa con l’agevolazione entro un anno. Pena risarcimento di tutto quanto risparmiato oltre le more e dei grandissimi mal di pancia.

Documenti per vendere una casa ereditata

Se la casa che vuoi vendere ti è pervenuta per eredità, successione o testamento che sia, dovrai fornire tutti i documenti relativi al passaggio giuridico. I documenti per vendere una casa ereditata sono:

  • Atto di provenienza del De Cujus (la persone deceduta)
  • Certificato di morte
  • Documenti d’identità di tutti gli eredi
  • Dichiarazione di successione
  • Trascrizione dell’accettazione tacita di eredità
  • Voltura catastale
  • Documenti dell’immobile (planimetria, visure, licenze, agibilità)

A questi ovviamente dovrai aggiungere anche tutti quelli di una vendita ordinaria, li trovi nella mia guida completa ai documenti per vendere casa.

La dichiarazione di successione

Entro un anno dalla data di apertura della successione, solitamente dalla morte del defunto, è necessario che tutti i chiamati all’eredità, con esclusione di chi vi rinuncia, presentino la dichiarazione di successione ( art. 28, comma 2, TUS ) . Essa è una dichiarazione, obbligatoria nel caso vengano dichiarati immobili, che l’erede fa all’Agenzia delle Entrate elencando la consistenza dell’eredità.

Puoi presentarla in autonomia tramite i servizi digitali dell’agenzia delle Entrate, scaricando l’applicazione. In alternativa si può presentare attraverso un CAF o un Commercialista oppure presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Tieni presente che non puoi vendere una casa ereditata senza aver presentato la successione ed alcuni altri documenti specifici, quali la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità. Ha un costo medio di circa 600 euro per ogni successione implicata e potrai farla in sede di rogito dal Notaio del tuo acquirente.

Un volta ricevuta, l’Agenzia delle Entrate provvederà sulla base di essa a calcolare la tassa di successione e ad inviare l’avviso di liquidazione. A questo punto hai 60 giorni per pagare, volendo anche a rate per importi superiori a 1000 euro. In questo testo ovviamente ci focalizziamo sulle aliquote relative agli immobili ereditati.

Entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione dovrai presentare anche la domanda di voltura catastale, pagando gli oneri di cui ti parlo nel capitolo dedicato.

Atto di provenienza del defunto

E’ il contratto con cui la persona deceduta diventò proprietaria della casa. Può essere un rogito, una donazione, un’assegnazione oppure a sua volta una successione.

Se non lo hai dovrai fare una visura ipotecaria e con quella rivolgerti al Notaio che lo stipulò se egli è ancora in attività. In caso contrario le copie possono essere richieste al Distretto Notarile della tua città.

Per i titoli derivati da assegnazione in asta l’unica strada è richiedere copia al Tribunale.

Certificato di morte

Serve al Notaio come complemento alla dichiarazione di successione per certificare la cronistoria degli eventi. Puoi richiederlo gratuitamente presso gli uffici dell’anagrafe cittadina.

Dichiarazione di successione obbligatoria per la vendita immobile ereditato

La dichiarazione di successione è un documento obbligatorio per la vendita di una casa ereditata. L’erede, o gli eredi, devono presentarla entro un anno dall’inizio del processo successorio che inizia con la morte del De Cujus.

Dal 2014 puoi presentare la dichiarazione di successione solo per via telematica e quindi per mezzo del tuo del tuo Notaio, Caf o Commercialista. Il tutto ha un costo compreso tra 500€ e 1000€.

Trascrizione dell’accettazione tacita di eredità

Quando una casa perviene per successione è necessario trascrivere l’effettiva accettazione nei registri immobiliari attraverso un documento che, appunto, prende il nome di trascrizione dell’accettazione tacita di eredità.

E’ una trascrizione obbligatoria per la tutela dell’acquirente contro eventuali rivalse di terzi. La trascrizione, infatti, è il sistema di pubblicità immobiliare dello Stato. Chi trascrive per primo il proprio diritto lo consolida oltre ogni ragionevole dubbio. Si può fare davanti al Notaio durante l’atto di vendita ad un costo di circa 500 euro per ogni successione implicata nella vendita.

Voltura catastale

La voltura catastale è il primo atto volontario valido per dimostrare che si è tacitamente accettata l’eredità, valore questo non concesso alla mera dichiarazione di successione. Essa non avviene in automatico, puoi farla in autonomia recandoti in Catasto oppure chiedere al professionista che hai incaricato di provvedere.

36 risposte

  1. Buona sera mio marito ha eredato la casa dei noni, genitori. 3 piani. Piano terra. 1 piano corresponde, 2piano i cugini loro hanno venduti la loro parte
    2 piano. Cosa cambia per noi riguardo al ingresso in comune. Sotto portico pago tasse comunale deve di essere condiviso o disponibile anche per il nuovo acquirente grazie

    1. Buongiorno, così a grandi linee e da quel poco che ho compreso direi che sia utile fare un frazionamento delle parti comuni con assegnazione dei corrispondenti subalterni (es vano scale, corte esterna ecc) e provvedere all’assegnazione con definizione dei relativi diritti. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  2. Buongiorno. scrivo per chiedere delucidazioni in merito alla vendita di un terreno sul quale e’ gia stata completata la successione. Mi e’ stato richiesto da un notaio di rivolgermi ad un geometra per i documenti necessari alla vendita, non capisco la motivazione, se gentilmente mi puo’ esporre l”iter da seguire.

    In Attesa di un Suo gentile riscontro porgo cordiali saluti.

    1. Buonasera, probabilmente il Notaio si riferisce al certificato di destinazione urbanistica ed ha ragione…è obbligatorio, va richiesto in Comune tramite il suo tecnico. Sempre con il geometra consiglio vivamente di controllare i confini, che siano corretti. Inoltre, se è una successione sarà necessario trascrivere l’accettazione tacita di eredità, questo lo farà il Notaio. Qualora sia un terreno edificabile, ci sarà anche da pagare l’imposta sulla plusvalenza. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  3. Buongiorno, innanzitutto complimenti per la chiarezza dell’articolo, le vorrei poi sottoporre una domanda. Io e i miei due figli abbiamo ereditato, da mio marito, la casa di mia suocera, precedentemente donata a lui. Tutti i documenti sono in regola e la trascrizione dell’accettazione avverrà in sede di rogito, che dovrebbe esserci a breve. Il dubbio che abbiamo è sulla suddivisione dell’importo della vendita: poiché io regalerei la mia quota ai miei due figli, posso far preparare direttamente due assegni? Qual è la normativa in questi casi e come comportarsi per non incorrere in problemi, irregolarità o sanzioni? Un’ultima domanda: la trascrizione dell’accettazione così redatta, riguarderà solo l’immobile oggetto della vendita oppure tutti i beni ereditati? Grazie mille per la disponibilità. Cordiali saluti.

    1. Buonasera Laura, grazie per i complimenti. La suddivisione degli assegni è corretto che rispetti l’attuale quota di ciascun proprietario e successivamente potrà donare la somma di sua spettanza ai figli. In merito alla seconda domanda, la trascrizione riguarda tutti gli immobili inseriti in quella successione. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  4. salve sono cinzia e mi servirebbero risposte. o questa casa comprata da mia madre e intestata a me 17 anni fa .adesso la devo vendere e o 2 fratelli e vorrei dividere questi soldi con loro
    la domanda e’; i soldi ricavati ; per li fisco devono essere per forza incassati da me per poi essere suddivisi come meglio credo oppure al momento della vendita
    posso far fare 3 assegni uno per ciascuno
    e l”altra domanda e; visto che vendo questa casa intorno hai 180000 euro’ sono disocupata e sono a carico di mio marito che a un cud di 62000 euro
    lui, andra’ incontro a tassazioni maggiorate del tipo nella retribuzione di straordinari ecc oppure no

    1. Buonasera, essendo stata intesta lei (presumo con donazione) è corretto che sia solo lei ad incassare. Fatto questo potrà fare con il suo Notaio un atto di donazione di denaro verso i fratelli. Per quello che riguarda la Vs posizione fiscale le consiglio un più approfondito parere da un caf o da un commercialista. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  5. Buongiorno, Le faccio i miei complimenti per la chiarezza con cui ha trattato l’argomento della vendita di una casa ereditata. Per chi non è un addetto ai lavori e non ama particolarmente la materia in questione può essere oltremodo ostico capire come procedere. Attualmente mi trovo a dovermi documentare perché in settimana avrò un incontro in agenzia immobiliare per trattare la vendita di un immobile ereditato da una zia. Sicuramente, dopo la lettura del suo articolo e con ulteriori approfondimenti da Lei consigliati, parteciperò all’incontro con maggior cognizione di causa.

    1. Buongiorno e grazie mille per i complimenti, metto molto impegno in questi testi e sapere che sono utili è grande soddisfazione. Peccato che non siate a Bologna (o forse si) perché ho anche un’agenzia immobiliare e potevo candidarmi per aiutarvi nella vendita. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  6. Salve, complimenti per gli articoli chiari e dettagliati. Cercherò di essere sintetica. A dicembre è venuta a mancare nostra madre, separata, ma non divorziata. Abbiamo pubblicato testamento olografo dove indica come eredi noi due figli, escludendo nostro padre. Per ora non ha impugnato il testamento, ma chiaramente non abbiamo certezza alcuna sul futuro. L’eredità consiste nella casa (dove abbiamo appurato esservi alcune difformità), dove vivevo con lei ed ho residenza. Visto il rischio di eventuale impugnazione del testamento, e stante la impossibilità di trovare accordo con ns padre, vorrei chiarire quali step seguire per evitare inutile dispendio di denaro ed energie. E’ corretto procedere comunque con l’apertura della successione? Ed in seguito sanare eventuali difformità? Considerando che io ho già la residenza in casa, la vendita entro i 5 anni verrebbe considerata come speculazione immobiliare? Grazie mille

    1. Buongiorno e grazie per aver visitato il sito. La cosa ideale direi sarebbe una trattativa legale con Vs padre per stipulare una sua rinuncia ma questo è un ambito più legale che tecnico e quindi rimetto al Vs avvocato la conferma della linea. A prescindere e parlando degli aspetti tecnici, una volta proprietari provvederei comunque a sanare il bene.
      Per quanto riguarda la vendita no, la vendita di immobile ereditato non genera mai plusvalenza tassabile (salvo terreni edificabili o lottizzazioni ma non è il Vs caso). Qualora fiscalmente per voi risultasse prima casa, resterebbe la compensazione dell’imposta risparmiata qualora non acquistiate un altro immobile con l’agevolazione entro un anno dalla cessione. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  7. Buongiorno
    l’anno scorso ho erditato il 33% della casa intestata a mia mamma insieme ai miei due fratelli.
    Mio fratello ha eseguito dei lavori all’interno dellappartamento perchè ci abitava con la mamma.
    Adesso vorremmo vendere la casa e mio fratello rivendica i soldi spesi per questi lavori.
    E’ corretto che se ne tenga conto?
    Grazie
    Cordiali saluti.

  8. Buonasera,
    io e mio fratello abbiamo ereditato una casa da mamma; adesso a lui non interessa piu’ e ci hanno suggerito (soluzione pare meno cara) di fare, mio fratello, una rinuncia all’eredità , dopo di che la casa apparterrà solo a me per conseguenza.
    ci hanno detto che il tutto verrà a costare sui 2300, ma vorrei avere un suo parere e anche sapere come eventualmente farsi accompagnare da voi, visto che siamo vicini.
    grazie anticipatamente
    Veronica

    1. Buonasera e grazie per aver visitato il sito. Può essere un’idea ma è necessario capire cos’altro rientra nell’eredità. La rinuncia, infatti, è complessiva e non può essere fatta su singole voci. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  9. Buona sera Signor Fabio, dovremmo mettere a posto un po’ tutte le carte della casa dei miei genitori, siamo 6 eredi, di cui una ha fatto regolare rinuncia presso il tribunale, e alla luce di oggi abbiamo deciso di vendere, non prima di valutare ogni mossa. Per notizia sono passati quasi tre anni dalla morte di mia madre e per motivi economici non c’è stata possibilità di fare la successione;, pur sapendo che saremmo incappati nella morsa del ritardo “multa”, Lei saprebbe dirmi grosso modo a quanto ammonta la successione con relative tasse accorpate e multa? Quindi, per esplorare il terreno, abbiamo contattato una agenzia esperta del settore, e al primo incontro l’agente, ebbene, un suo collega al primo approccio ci ha detto che c’è una nuova tassa da pagare nell’eventuale vendita e sarebbe “IL CONSENSO DEI DEFUNTI”. Visto che nessuno di noi scende dalla montagna del sapone, lei capisce che questa rivelazione risulta incredibile e un pochino azzardata, però dico, vivendo in Italia dove l’impossibile è possibile, alla fine ci chiediamo se questa assurda tassa esista veramente. Che dire ancora, la ringrazio del tempo dedicatomi.

    1. Buonasera e grazie per aver visitato il sito. Mai sentita questa. Dovrete fare presso il Notaio la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità, questo si. Costa circa 500 euro per ogni coerede e può essere fatta in anticipo presso il Vs notaio di fiducia o presso quello del compratore in sede di stipula del rogito. Nel frattempo, assicuratevi della regolarità urbanistica e catastale del bene, onde evitare problemi in ordine tecnico. Sono molto frequenti poiché ci trasciniamo dal passato una marea di abusi edilizi che oggi hanno un grande peso anche economico sugli utenti. Se voleste supporto esterno fornisco consulenza online mentre a Bologna posso anche occuparmi direttamente della vendita. I miei più cordiali saluti, Fabio Zerbinati

      1. Buonasera,
        Nel caso in cui l’eredità comprende più immobili e avendo venduto uno di essi pagando 500 € di tassa, nell’eventualità volessi vendere anche il secondo immobile ereditato sono obbligato a ripagare le 500€?
        Grazie in anticipo per la risposta.
        Alessio

        1. Buongiorno, probabilmente lei si riferisce alla trascrizione dell’accettazione tacita di eredità e si, in questo caso sarà da ripagare a meno che il Notaio non abbia già incluso anche il secondo immobile nell’atto. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  10. Salve, ho intenzione di vendere la mia quota dell’immobile della mia famiglia a mia sorella.
    La quota e’ stata ottenuta dalla donazione di nostro padre, poi deceduto, con usufrutto a mia madre (attualmente abita li con mia sorella ed e’ disposta a cedere/annullare l’usufrutto)
    La vendita della mia quota genera plusvalenza tassabile oppure e’ esente?
    Grazie, cordiali saluti Massimo

    1. Buongiorno e grazie per aver visitato il sito. Essendo stata donata si, calcolando la plusvalenza della quota partendo dal prezzo con cui il De Cujus avevo acquisto, in parte ovviamente, l’immobile. Questo sempre che lei non sia proprietario della quota medesima da più di 5 anni, in tal caso non paga ne irfep ne sostitutiva. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  11. Buonasera, vorrei sapere un informazione: Ho un immobile ereditato e ci sono più eredi,per procedere alla vendita, è obbligatorio una perizia stimata dì valutazione prima di procedere alla vendita? grazie mille per la disponibilità

    1. Buonasera e grazie per aver visitato il sito. Non è obbligatoria ma consigliata e sicuramente è necessario che siate tutti d’accordo. Importante è anche estendere la perizia non solo alla valutazione economica ma anche agli aspetti urbanistici e catastali per assicurarvi che non ci siano abusi o mancanza di agibilità trascinati dal passato. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  12. Buongiorno nel 2011 abbiamo ereditato io e le mie figlie il 50 % da mio marito di una casa che era prima abitazione di mia suocera che aveva il restante 50%.Ora mia suocera è mancata e vorremmo vendere la casa ma non abbiamo fatto la accettazione di eredità della parte da mio marito, anche perché non sapevamo di questa cosa. Possiamo ora vendere questa casa?
    Dopo successione di mia suocera ovviamente.
    Grazie

    1. Buongiorno a grazie per aver visitato il sito. Certo, potrete trascrivere l’accettazione tacita di eredità contestualmente al rogito di vendita oppure prima dal Vs Notaio di fiducia. Colgo l’occasione per ricordarvi che è importantissimo, specialmente su immobili ereditati che si presume abbiano diversi anni di vita, svolgere un controllo di conformità urbanistica e catastale prima di metterli in vendita. Questo perché ci trasciniamo dal passato diversi abusi edilizi, più o meno gravi, che posso portare moltissimi problemi contrattuali ( es inadempienze) e di conseguenza creare danni economici importanti. Già che ci siamo vi ricordo anche che se aveste necessità di chiarire l’iter fornisco consulenza online via skype o similare, mentre se vivete a Bologna o dintorni posso anche occuparmi direttamente della vendita. Cordialmente, Fabio Zerbinati

  13. Gentile Sig. Fabio, sto cercando di capire quanto dovrò versare all’erario (IRPEF e/o altre tasse) alla vendita di un fabbricato ricevuto in successsione con mia madra alla morte di mio padre (più di 10 anni orsono) per la quale abbiamo pagato quanto previsto dalla AGE.
    Risiedo a Voghera (PV) ed il fabbricato in oggetto non è la mia abitazione e tantomeno la prima casa.

    Mi scuso per la domanda banale dopo aver letto tutto quanto lei scrive ma non capisco se l’azzeramento della imposta sulla plusvalenza vale solo se si tratta di prima casa.

    Grazie

    1. Buongiorno e grazie per aver visitato il sito. Nessuna domanda è banale specialmente quando si parla di argomenti lontani dal proprio ambito professionale. Le porto una buona notizia, la vendita di immobile ereditato non genera mai plusvalenza tassabile se non nel caso di terreni edificabili. I miei più cordiali saluti, Fabio Zerbinati

  14. Salve, vorrei chiederle un consiglio…
    La nonna paterna è deceduta circa 25 anni fa, e non è mai stata fatta la successione di un piccolo immobile di sua proprietà almeno  fino ad oggi.
    La sorella di mio padre che ha sempre avuto le chiavi di questo immobile oggi chiede a tutti gli eredi (13) di vendere l’immobile facendolo passare per un usucapione a suo favore ed ha chiesto agli
    eredi una dichiarazione con la quale noi dovremmo dichiarare di non avere nulla a pretendere visto che mia nonna è stata assistita solo da lei dopo la morte del nonno e di essere d’accordo per la vendita.
    Mia zia sostiene che con questa dichiarazione di tutti gli altri coeredi  può andare davanti al notaio e fare l’atto di vendita direttamente (questo gli è stato detto dall’acquirente).
    È legale questo atto di vendita o no?
    La ringrazio anticipatamente  per il consiglio che vorrà darci.

    1. Buonasera e grazie per avermi scritto. No, dal mio punto di vista è necessario presentare successione (la sanzione dovrebbe essere prescritta) e provvedere alla trascrizione dell’accettazione tacita di eredità. Le consiglio l’intervento sia del suo fiscalista che di un legale per definire correttamente il caso di specie. I miei più cordiali saluti, Fabio Zerbinati

  15. Salve buongiorno ,le pongo gentilmente una domanda ,dobbiamo vendere casa dei miei nonni eredi 9 persone, la proprietaria mia nonna morta poi negli eredi figura il figlio anche lui morto ,nel tempo sia della nonna che di mio zio sono state fatte le successioni pagate, ora vendendo la casa quali sono le spese che noi proprietari dovremo pagare alla stipula dell’atto?

    1. Buongiorno e grazie per aver letto il blog. I costi per la vendita di una casa ereditata sono i seguenti:
      – Costo dichiarazione di successione + tassa di successione
      – Voltura catastale
      – Trascrizione dell’accettazione tacita di eredità (circa 500€ per coerede)
      – Verifica di conformità urbanistica e catastale
      – Eventuale sanatoria di abusi edilizi
      Tra le buone notizie, la vendita di immobile ereditato non genera plusvalenza tassabile. Le ricordo inoltre che le verifiche urbanistiche e catastali vanno fatte PRIMA di commercializzare l’immobile. I miei più cordiali saluti, Fabio Zerbinati

  16. Sono convivente more uxorio.
    Il mio compagno è deceduto e mi ha lasciato un testamento olografo valido che ho già pubblicato tramite notaio
    Mi ha nominato proprietaria al 100% della casa in cui abbiamo vissuto 20 anni insieme ma che in vita era di sua esclusiva proprietà.
    Gli eredi papà e mamma separati nn hanno ancora reclamano legittima.
    Vorrei vendere.
    Posso visto che sono legataria e nn erede?

    1. Buongiorno e grazie per avermi scritto. Il problema non consta tanto nella commerciabilità dell’immobile, quanto all’eventuale esercizio di diritti di terzi in essere anche post rogito. La soluzione migliore sarebbe quindi quella di formalizzare una rinuncia scritta (tramite notaio o legali) da parte di tutti gli aventi diritti sugli immobili. In alternativa, ma suggerisco comunque la prima soluzione, si potrebbe stipulare una polizza assicurativa a tutela di eventuali successive richieste da parte degli eredi legittimi o chi per loro. Resto comunque disponibile ad approfondire il caso di specie se lo ritenesse opportuno. I miei più cordiali saluti, Fabio Zerbinati

    1. Buongiorno, si in 15 anni di attività a Bologna mi è successo parecchie volte ed ho affrontato un po tutte le varie criticità possibili. Grazie per i complimenti, cerco di scrivere al meglio delle mie possibilità. Buon lavoro, Fabio Zerbinati

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